La Famiglia
Famiglia Casarini
Il richiamo alle tradizioni è sempre potente, lo sa bene la famiglia Casarini. Mezzo secolo fa, i coniugi Gianni e Giuliana si trasferirono dall’Oltrepò Pavese alle sponde del Garda. Portarono con loro il seme di una tradizione enologica che era già stata patrimonio dei loro nonni. Quel seme ha trovato terreno fertile nei figli Elena e Raffaele.
Nel 1990 i Casarini acquistarono una cascina a Pozzolengo, in località Casaloldo.
Era stato facile per loro innamorarsi del panorama mozzafiato che si gode dalla vecchia casa colonica. Posto sulla cresta dell’ultima collina morenica, l’edificio guarda infatti la vallata fino alle acque azzurre del lago.
Era stato facile per loro innamorarsi del panorama mozzafiato che si gode dalla vecchia casa colonica. Posto sulla cresta dell’ultima collina morenica, l’edificio guarda infatti la vallata fino alle acque azzurre del lago.
La famiglia iniziò a indagare sulle caratteristiche di quel sito tanto fortunato, e ricerche agronomiche confermarono che si trattava di un luogo ideale per far crescere la vigna.
Il terreno è infatti un’argilla calcarea ricca di minerali, mentre il microclima si distingue per le costanti brezze lacustri e l’assenza di gelate.
Il terreno è infatti un’argilla calcarea ricca di minerali, mentre il microclima si distingue per le costanti brezze lacustri e l’assenza di gelate.
Dal 2010 intorno alla cascina furono messi a dimora i primi vigneti di Turbiana.
Nel 2012 mamma Giuliana fondò la società agricola.
Tre anni dopo, un secondo impianto di vigneti ha permesso alla neonata cantina di arrivare a cinque ettari di proprietà.
Il 2019 è l’anno della prima bottiglia. Qualche mese dopo, gli assaggi del nuovo Lugana, prodotto in sole seimila bottiglie, hanno convinto i Casarini della bontà del loro progetto.
I risultati della vendemmia 2020 sono stati altrettanto convincenti.
Nel 2012 mamma Giuliana fondò la società agricola.
Tre anni dopo, un secondo impianto di vigneti ha permesso alla neonata cantina di arrivare a cinque ettari di proprietà.
Il 2019 è l’anno della prima bottiglia. Qualche mese dopo, gli assaggi del nuovo Lugana, prodotto in sole seimila bottiglie, hanno convinto i Casarini della bontà del loro progetto.
I risultati della vendemmia 2020 sono stati altrettanto convincenti.
Intanto, i riscontri positivi di amici appassionati e ristoratori sono aumentati, insieme alla voglia di allargare il progetto Poggio al Garda: si attendono rivelazioni nei prossimi mesi…